Falso telaio, opera morta, cassa matta… il controtelaio può essere chiamato in tanti modi e tanti sono anche i motivi della sua importanza nella posa degli infissi. In questo articolo ti spieghiamo a cosa serve, perché è fondamentale che sia isolato e quali sono gli step per una corretta posa.
Cos’è il controtelaio
Il controtelaio è l’elemento di connessione tra muratura e infisso ed è utile per 5 ragioni:
- definisce il vano muro e crea un riferimento preciso per l’inserimento e la corretta posa in opera del serramento. Spesso infatti la muratura attorno all’infisso presenta delle irregolarità che il controtelaio elimina;
- elimina il rischio di infiltrazioni d’acqua e spifferi d’aria;
- favorisce l’isolamento termico, mantenendo costante la temperatura della stanza ed evitando dispersione di calore e passaggi di aria fredda;
- fissa il serramento con precisione e sicurezza per una posa stabile e duratura nel tempo;
- delimita i parametri oltre i quali sarà possibile intonacare
Essendo costruito con materiali a bassa conduzione termica, consente di raggiungere bassi coefficienti di trasmittanza termica e un buon isolamento acustico.
Il controtelaio termico è costituito da 3 parti: cassonetto, spalle laterali ed eventuale sottobancale. Il cassonetto è progettato per alloggiare i sistemi oscuranti previsti nel progetto: tapparelle, frangisole, zanzariere, tende… Le spalle laterali sono costruite in materiali compositi, di solito con una lastra in fibrocemento accoppiata a un pannello in polistirene espanso estruso a celle chiuse.
Isolare il controtelaio: ecco perché è importante
Nella posa degli infissi, isolare il controtelaio è uno degli step più importanti ai fini della buona riuscita dell’operazione. In passato i controtelai erano poco importanti per il raggiungimento di un’ottima prestazione, poiché considerati solo come mere forme geometriche atte a definire il vano finestra. Anche la costruzione nel tempo è cambiata: fino a qualche anno fa erano in legno, in tubolare di ferro o in lamiera zincata. Il loro fissaggio alla muratura era fatto direttamente dal muratore che provvedeva a inserirlo e intonacarlo.
Oggi, per fortuna, sono cambiati i controtelai come anche la loro posa che, come leggeremo in seguito, è fondamentale.
La struttura del controtelaio comprende anche il quarto lato inferiore utile a eliminare il taglio termico tra interno ed esterno, ma anche a evitare muffe e condense. Il quarto lato è solitamente realizzato in materiale rigido e ad alto isolamento termico (prevalentemente PVC o EPS) e consiste in una traversa orizzontale di sezione rettangolare variabile. Il quarto lato del controtelaio contribuisce a scongiurare la trasmittanza termica delle soglie e dei davanzali, evitando il collegamento diretto tra interno ed esterno dell’abitazione.
Nei controtelai termoisolanti nel quarto lato può essere integrato anche un sottobancale progettato in diverse versioni, a seconda del tipo di involucro e della posizione del serramento. Anche questo elemento è realizzato in materiale isolante e funge da isolante.
L’isolamento del controtelaio è diverso a seconda del tipo di materiale con cui vengono realizzati il telaio stesso e il quarto lato che abbiamo visto essere fondamentale per ridurre il taglio termico ed evitare dispersione di calore in inverno e di fresco in estate. In fase progettuale è nostra premura quella di capire bene le esigenze e le caratteristiche dell’abitazione in cui stiamo facendo l’intervento. Solo con un’attenta analisi preliminare possiamo valutare quale tipologia di controtelaio è opportuno usare.
Scopriamo insieme le varianti più diffuse.
Controtelaio legno/legno
Si tratta del controtelaio isolato classico o a L a sezioni variabili in legno, con la presenza del quarto lato realizzato in legno di abete o in OSB, Oriented Strand Board, ossia un pannello in truciolare ricavato dal legno vergine. Si tratta di materiali molto duttili e resistenti che non si deformano, non temono l’umidità, non presentano nodi, giunti o punti deboli. Per questo garantiscono ottime capacità isolanti.
Controtelaio legno/PVC
Un controtelaio isolato specifico a L a sezioni variabili con il quarto lato in legno di abete o OSB e una battuta frontale in PVC da 4 mm di spessore. Questo tipo di controtelaio offre alte prestazioni di isolamento ed efficienza ed è particolarmente indicato nel caso in cui si debbano ridurre gli ingombri e si voglia ottimizzare al massimo lo spazio in profondità.
Controtelaio legno/EPS
Un controtelaio isolato composito a L a sezioni variabili con il quarto lato in legno di abete o OBS e una battuta frontale in EPS (polistirene espanso), un materiale isolante di ultima generazione. L’EPS accoppiato con legno e OBS rende questo tipo di telaio tra i più perfomanti sul mercato. Questa soluzione è ideale quando si applicano i cappotti termici ed è integrabile anche nelle finiture a intonaco.
Controtelaio misto
Si tratta di un controtelaio composito ad L a sezioni variabili con il quarto lato in legno di abete o OSB e la battuta frontale in PVC o EPS. Si caratterizza per la presenza di una sede predisposta per l’alloggiamento della zanzariera a incasso con distanziatore in fibrocemento verniciabile; perfetto anche per installazione di avvolgibili a movimentazione manuale o motorizzata con relative guide incassate oltre alla possibilità di integrare l’alloggiamento delle grate di sicurezza.
Anche il controtelaio misto garantisce ottime performance grazie ai materiali resistenti con cui è realizzato.
Come isolare il controtelaio della finestra: ecco i segreti della perfetta posa
Un primo, fondamentale, aspetto da considerare è che è il serramentista a occuparsi della posa del controtelaio e non l’impresa edile. Ovviamente è sempre un’ottima abitudine quella di fornire i disegni per descrivere come procedere con gli intonaci all’interno e all’esterno e, se presente, anche con la posa del cappotto termico.
Con il nostro sistema FinestraIN di posa degli infissi ci muoviamo per step. La prima fase è prettamente progettuale ed è utile per definire l’insieme del nodo finestra. Successivamente ci occupiamo di posare i controtelai presso l’abitazione o il cantiere; la posa in opera è affidata da personale qualificato e prevede questi passaggi:
- inseriamo il controtelaio nel vano muratura già provvisto di soglia o davanzale e lo fissiamo con cunei o materassini gonfiabili;
- verifichiamo l’allineamento tra controtelaio, il filo interno di riferimento – che può essere l’intonaco, il cartongesso, i pannelli in legno o rivestimenti di altro genere – e il filo esterno del vano luce che può essere in muratura, in pietra o di altro materiale.
- verifichiamo l’allineamento tra la soglia/davanzale e il quarto lato del controtelaio per l’esecuzione del taglio termico;
- inumidiamo e blocchiamo i punti principali con un’apposita schiuma monocomponente a elevata elasticità una volta che la schiuma si è espansa e indurita, procediamo con il fissaggio meccanico del controtelaio alla muratura con apposite viti a filettatura continua di tipo Hi-Lo posizionate all’interasse definito in fase progettuale
- riempiamo lo spazio rimasto vuoto tra muratura e controtelaio con la schiuma monocomponente;
- quando la schiuma si è indurita, tagliamo e rifiliamo le parti in eccesso e il lavoro è completo!
Il controtelaio termico e la sua posa accurata assicurano un miglior benessere in casa, un risparmio energetico con un conseguente alleggerimento delle bollette e, quindi, anche un abbassamento dell’inquinamento atmosferico.
Se vuoi saperne di più sull’isolamento del controtelaio e su come migliorare l’efficienza e il comfort della tua casa, non esitare a contattarci!